Identikit degli italiani che investono all’estero

Identikit dell’italiano che investe all’estero.

Qual è il profilo del cittadino italiano che decide di investire nel mercato immobiliare estero?

Qual è il suo livello di conoscenza tecnica in materia? Quali sono le sue aspettative di guadagno?

Questi sono solo alcuni dei quesiti ai quali ha cercato di dare risposta l’osservatorio sui mercati immobiliari internazionali REinsight.info, in collaborazione con il Centro Studi Fiaip, presentando i risultati di un’indagine condotta su circa 2000 italiani interessati ad investire nel settore immobiliare all’estero e su oltre 250 agenti immobiliari italiani. L’obiettivo dell’indagine è stato quello di delineare il profilo dell’investitore italiano e capire quali sono le motivazioni e le preoccupazioni che ancora oggi frenano molti investimenti nel settore immobiliare in Italia.

L’investitore italiano tipico ha un’età che va dai 35 ai 54 anni, ed è principalmente un libero professionista (30%), un pensionato (21,67%), o un proprietario di azienda (16,67%) che lavora nei settori dell’industria (23,53%), della consulenza (15,69%), della sanità (13,73%), o della pubblica amministrazione (11,76%).

Nell’analisi dei potenziali investimenti la priorità per la maggior parte degli investitori italiani è quella di ottenere una rendita costante da locazione nel lungo periodo. Questo fattore, con un punteggio medio di 5,38 su una scala da 1 a 6, è valutato come l’aspetto più importante nella decisione di investimento. Inoltre, più della metà degli investitori preferisce la sicurezza di una rendita costante garantita per un periodo determinato di tempo rispetto ad altre eventuali caratteristiche, anche se la rendita stessa non fosse elevata.

Ma gli investitori italiani hanno le competenze necessarie per muoversi all’interno di un mercato immobiliare internazionale così promettente ma anche così complesso? 

Sebbene gran parte del campione si dichiari preparato sui concetti base del settore, come il Rendimento Netto Annuo, la Plusvalenza o il Capital Gain, il 58% desidera comunque essere supportato da un professionista. Questa necessità è persino più importante della comprensione del Paese scelto o della tipologia di investimento. Questo spiega perché quasi sette italiani su dieci non ritengono necessario visitare l’immobile di persona prima di acquistarlo (il 68,63% degli intervistati).

Pertanto, investire all’estero è una scelta valida solo se si può fare affidamento su un partner affidabile, come un agente immobiliare di fiducia. Non a caso, il più grande timore degli italiani di fronte a un’opportunità di questo tipo è la scarsa conoscenza della società che propone l’investimento.


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