Compravendite di case in calo del 16%, prezzi in rallentamento

Secondo Istat le quotazioni nel secondo trimestre 2023 sono salite dello 0,7% sullo stesso periodo del 2022. Le transazioni, invece, sono crollate del 16%.

Il settore residenziale italiano sta affrontando una diminuzione delle compravendite e una variazione dei prezzi. Secondo l’Agenzia delle Entrate le vendite di case sono scese del 16% nei tre mesi da aprile a giugno 2023, a causa dell’incertezza attuale e dell’aumento dei tassi di interesse che rendono i mutui meno accessibili. Tuttavia, secondo le stime preliminari dell’Istat, nel secondo trimestre 2023, l’indice dei prezzi delle abitazioni ha registrato un aumento del 2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo aumento è dovuto sia ai prezzi delle abitazioni nuove, che sono cresciuti dello 0,5% su base annua, ma in rallentamento rispetto al trimestre precedente, sia ai prezzi delle abitazioni esistenti, che sono saliti dello 0,8% con una leggera accelerazione rispetto al trimestre precedente.

I prezzi delle case stanno aumentando nel Nord Italia, con Milano in evidenza, ma stanno diminuendo al Centro e nel Sud e nelle Isole. A Milano, i prezzi delle case sono cresciuti del 7,1% su base annua, in accelerazione rispetto al trimestre precedente. Torino ha registrato un aumento del 4,1%, mentre a Roma la crescita è stata più modesta, pari allo 0,6%, con una decelerazione rispetto al trimestre precedente. Al Nord i prezzi delle abitazioni continuano a crescere accelerando nel Nord-Ovest (da +2% a +2,5%) e rallentando nel Nord-Est (da +1,9% a +1,1%); nel Centro e nel Sud e Isole, invece, si registrano tassi tendenziali negativi, rispettivamente pari a -0,7% e a -1,5% (da +0,1% e -0,7% del trimestre precedente).

Frenano i volumi

Nel secondo trimestre del 2023, nel settore residenziale, sono state vendute 184.000 abitazioni, registrando una diminuzione di circa 35.000 unità rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo calo è stato più significativo nei comuni capoluogo, con una diminuzione del 17,2% (circa 12.000 abitazioni in meno rispetto al secondo trimestre 2022), ma si è verificato anche una decisa flessione nei comuni minori, con una diminuzione del 15,4%.I dati delle compravendite di abitazioni, nel secondo trimestre del 2023, relativi alle otto principali città italiane per popolazione evidenziano una variazione tendenziale annua negativa del 16,4%, poco più accentuata del dato nazionale. La variazione è negativa per tutte le città, con Bologna e Roma che mostrano i cali più elevati, -22,8% e -21,5% rispettivamente. Milano registra una diminuzione del 17,1%.

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