BCE, nuovo rialzo dei tassi di 50 punti da marzo. Cosa succederà con i mutui?
Come annunciato la BCE aumenterà i tassi di interesse di 50 punti base da marzo e valuterà poi la politica monetaria.
OBIETTIVO: INFLAZIONE GIU’
La BCE aumenterà i tassi di interesse per combattere l’inflazione e raggiungere il target del 2% a medio termine. Le decisioni sui tassi futuri saranno basate sui dati. L’inflazione nell’eurozona è diminuita a gennaio all’8,5% annuo.
RISCHI PIU’ “EQUILIBRATI”
Il Bollettino della BCE segnala un equilibrio tra rischi positivi e negativi per la crescita economica e l’inflazione nell’eurozona. La guerra in Ucraina rappresenta un rischio al ribasso, così come un indebolimento dell’economia globale. La BCE è ottimista sui prezzi dell’energia e prevede un rapido esaurimento dello shock energetico, ma avverte che una ripresa della pandemia potrebbe ostacolare la ripresa economica.
I TIMORI DI PANETTA
Fabio Panetta della BCE afferma che dopo l’inasprimento monetario operato, la BCE deve restare flessibile e basarsi sui dati per prendere decisioni future. La BCE deve considerare il rischio di stretta monetaria eccessiva e il costo per l’economia reale. Panetta sottolinea che, nell’attuale contesto equilibrato, la BCE deve considerare sia il rischio di inflazione sia il rischio di un’azione insufficiente.
I RISCHI SUI MUTUI
L’aumento dei tassi d’interesse potrebbe far salire le rate dei mutui a tasso variabile, secondo un report di Facile.it. La rata di un mutuo medio potrebbe aumentare di circa 35 euro nei prossimi mesi, portando a un aumento del 43% rispetto alla rata iniziale, se sottoscritto all’inizio dello scorso anno. Le aspettative di mercato indicano che i tassi potrebbero continuare a salire, e gli esperti prevedono che l’Euribor a 3 mesi raggiunga il 3,4% entro giugno 2023. In questo scenario, la rata di un mutuo a tasso variabile potrebbe aumentare di 255 euro rispetto a gennaio 2022, portando la rata mensile a 711 euro.
