Come si calcolano i millesimi di un appartamento

Ogni condomino all’interno di un appartamento ha diritti e doveri proporzionali al valore dell’immobile, non alla sua dimensione. Il valore dell’abitazione dipende principalmente da fattori come la qualità dell’abitabilità, l’esposizione alla luce e il panorama. Per determinare la propria quota di partecipazione, il proprietario può consultare le tabelle millesimali, ma spesso si domanda: come si calcolano i millesimi di un appartamento? Questo calcolo non è intuitivo e richiede l’intervento di un tecnico specializzato.

Cosa sono i millesimi di un’abitazione? Per stabilire le tabelle millesimali e assegnare i millesimi di proprietà a ciascun condomino, è essenziale valutare le superfici effettive delle singole unità e quindi rapportarle alla superficie totale dell’edificio.

In pratica, i passaggi da seguire sono i seguenti:

si inizia con l’analisi delle caratteristiche distintive di ogni proprietà, che includono appartamenti, box auto, giardini, garage e altre pertinenze.

Successivamente, si procede con rilievi metrici dettagliati e la creazione di disegni grafici.

Da questi disegni, vengono estratte tutte le informazioni necessarie, come superfici, altezze, esposizioni e destinazioni d’uso.

Dopo aver determinato l’area utile di ogni singolo spazio all’interno di una specifica unità immobiliare, questa viene moltiplicata per i coefficienti correttivi. Questi coefficienti servono ad adattare la dimensione effettiva della superficie a particolari fattori o circostanze che possono influenzare la distribuzione delle spese condominiali.

Il passo finale consiste nell’individuare la superficie virtuale o convenzionale di ciascuna unità abitativa e dell’intero edificio. Questi calcoli contribuiscono all’assegnazione della quota millesimale a ciascuna unità abitativa. Attraverso la proporzione tra la superficie virtuale dell’intero edificio e quella di ciascun appartamento, box auto o altra tipologia di unità, è possibile determinare i millesimi di proprietà di ogni residente.

Per definire le tabelle millesimali di un condominio, si considera l’edificio come una composizione di diverse unità immobiliari, come appartamenti separati in un palazzo. Gli spazi di ciascun appartamento vengono analizzati per determinare la quantità e le dimensioni dei vari ambienti, come cucina, soggiorno e bagno.

Successivamente, vengono applicati specifici coefficienti a ciascun ambiente per caratterizzarne meglio lo spazio. La superficie virtuale di ogni unità e dell’intero edificio viene determinata per assegnare una quota millesimale a ciascun proprietario, calcolando la proporzione tra la superficie virtuale dell’edificio e quella di ogni singolo alloggio.

Nel calcolo delle tabelle millesimali, non sono rilevanti elementi come il valore dell’affitto, gli eventuali miglioramenti o lo stato di manutenzione delle unità immobiliari. È un processo complesso che richiede l’intervento di esperti periti.

Le tabelle millesimali possono assumere diverse forme, come la Tabella generale per la ripartizione delle spese comuni, e tabelle specializzate per aree specifiche come le scale, il riscaldamento comune e i tetti. La partecipazione alle spese può variare in base alla presenza di pertinenze come box auto e cantine, dove i proprietari devono contribuire con una quota maggiore. Questo approccio mira a distribuire equamente le spese in base alle caratteristiche e ai benefici delle diverse proprietà all’interno del condominio.

I coefficienti correttivi

Per calcolare le tabelle millesimali di garage, appartamenti e altre unità, è fondamentale determinare accuratamente la superficie della proprietà mediante specifici coefficienti correttivi. Questi coefficienti sono parametri utilizzati per convertire le misurazioni delle superfici o dei volumi delle singole unità in valori virtuali.

La responsabilità di determinare questi coefficienti spetta al professionista incaricato, che generalmente si basa sui parametri indicati nella Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n. 12480/1966. Tuttavia, possono essere apportate modifiche considerando le peculiarità del condominio e dell’unità in questione, purché giustificate adeguatamente.

Alcuni dei coefficienti applicati includono quelli di destinazione, orientamento, luminosità, altezza, piano e prospetto. Questi parametri possono variare da un valore uguale, superiore o inferiore a 1, in base alle caratteristiche specifiche dell’ambiente. L’utilizzo di tali coefficienti è critico nella preparazione delle tabelle millesimali e dipende dall’interpretazione del tecnico incaricato.

In definitiva, questi coefficienti sono progettati per evidenziare le peculiarità strutturali di ciascun ambiente e, quando moltiplicati tra loro e alla superficie dell’alloggio, generano la superficie virtuale dell’appartamento, che può differire dalla sua estensione effettiva.

Come calcolare i millesimi in metri quadri?

Per comprendere meglio come quantificare i millesimi in metri quadri, è essenziale fare un esempio: se un condominio è costituito da 10 appartamenti e ha una superficie totale uguale a 1.000 m2, e ogni abitazione ha una superficie di 100 m2, ogni appartamento avrà una parte millesimale di 100 millesimi.

Chi fa il calcolo dei millesimi?

Il calcolo dei millesimi non può essere fatto autonomamente infatti è necessario l’intervento di un tecnico specializzato come un geometra, un architetto o un ingegnere.

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