Certificato di stato libero per rogito: costo e come richiederlo online

L’Ufficio Anagrafe, per conto del Ministero dell’Interno, rilascia certificati anagrafici e attestazioni dello stato civile, inclusi quelli necessari per l’atto di compravendita notarile. Questi documenti confermano lo stato civile di una persona, come il suo stato libero o la condizione di coniuge. Il certificato di stato libero per l’atto di compravendita è una delle 15 certificazioni anagrafiche disponibili dall’ANPR. Per completare l’atto di compravendita, è necessario coinvolgere un notaio che raccoglierà la documentazione richiesta, compreso il certificato di stato libero, per redigere l’atto notarile. I richiedenti possono ottenere questo certificato online o presso il Comune di residenza, ma devono essere consapevoli delle relative spese e della possibilità di utilizzare un’autocertificazione al suo posto.

Un certificato di stato libero per rogito attesta la libertà civile di una persona, confermando che al momento della richiesta non è legata da vincoli matrimoniali o unioni civili. Questo documento è valido per 6 mesi, richiede una marca da bollo, e include i dati anagrafici dell’acquirente o del venditore. È richiesto per transazioni immobiliari notarili e può essere ottenuto online o presso il Comune di residenza. L’autocertificazione sostitutiva è ammessa come alternativa.

I certificati di stato civile necessari per un rogito notarile includono l’estratto di nascita, il certificato di stato libero per rogito, il certificato di stato libero e la sentenza di divorzio (se applicabile), l’estratto di matrimonio o il certificato di unione civile, e l’estratto di matrimonio e il verbale di avvenuta separazione (se separati).

Il costo del certificato di stato libero per rogito, inclusa l’IVA, è di 47,02 euro, ma può variare con legalizzazioni, traduzioni o apostille. Inizialmente, il Decreto Proroghe di fine 2022 aveva prolungato per tutto il 2023 l’esenzione dalla marca da bollo sul certificato di stato libero per rogito e sugli altri certificati di dati anagrafici richiesti tramite l’Anagrafe nazionale per la popolazione residente; il dietrofront è arrivato a inizio gennaio 2023, quando il Ministero dell’Interno ha dovuto abrogare l’esenzione per i certificati anagrafici online tramite ANPR anche perché consentivano il rilascio di certificazioni non intestate al richiedente o a uno dei suoi familiari. In conclusione, salvo esenzioni per casi specifici elencati dal DPR 642/1972, l’imposta di bollo da 16 euro è obbligatoria per certificati anagrafici e di stato civile.

Il certificato di stato libero può essere ottenuto online tramite l’Anagrafe nazionale o presso il Comune di residenza, con l’uso di SPID, CIE o CNS. La dichiarazione sostitutiva dello stato di famiglia può essere compilata fisicamente presso l’Ufficio Anagrafe del Comune ed è richiesta per l’attestazione ISEE di un nucleo familiare.

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